Architettura e Design
Bosco Verticale compie dieci anni: bilancio di un’icona verde
Il celebre grattacielo di Milano, simbolo della fusione tra architettura e natura, festeggia il decennale con nuove ricerche sull’impatto ambientale.
2025-08-13 05:46 • A cura di Chiara Moretti

Il Bosco Verticale, il celebre complesso residenziale progettato da Stefano Boeri, celebra dieci anni dalla sua inaugurazione. Le due torri di Porta Nuova, coperte da oltre duemila alberi e migliaia di piante, sono diventate un simbolo globale di architettura sostenibile e hanno contribuito a definire l’identità contemporanea di Milano.
In questo decennio, il Bosco Verticale ha attirato visitatori da tutto il mondo, trasformandosi in una meta turistica oltre che in un luogo abitativo esclusivo. Architetti e urbanisti lo considerano un modello replicabile per altre città che desiderano coniugare qualità della vita e rispetto dell’ambiente. Diverse metropoli, da Parigi a Shanghai, hanno avviato progetti ispirati al concetto milanese.
Dal punto di vista ambientale, gli studi hanno confermato l’efficacia delle torri verdi. Le piante contribuiscono ad assorbire anidride carbonica, ridurre l’inquinamento acustico e regolare la temperatura degli edifici. Inoltre, la biodiversità promossa dagli spazi verdi ha favorito la presenza di uccelli e insetti impollinatori nel cuore della città.
Gli abitanti del complesso raccontano di un’esperienza unica: vivere circondati da alberi ad alta quota non solo migliora il benessere psicologico, ma riduce la percezione dello stress urbano. Non mancano però le sfide quotidiane, come la manutenzione degli spazi verdi e i costi più elevati rispetto ad altri edifici di lusso.
Gli esperti sottolineano che il Bosco Verticale non è privo di critiche. Alcuni ritengono che il modello sia difficilmente scalabile a livello di edilizia popolare, a causa degli alti costi di realizzazione e gestione. Tuttavia, resta un esempio straordinario di come architettura e natura possano convivere, aprendo nuove prospettive per il futuro delle città.
Per celebrare il decennale, sono stati organizzati eventi e conferenze con architetti, studiosi e cittadini, volti a riflettere sull’eredità del progetto. L’occasione è servita anche per lanciare nuove iniziative, come la creazione di ulteriori spazi verdi nei quartieri periferici, con l’obiettivo di rendere la sostenibilità accessibile a un pubblico più ampio.
Il bilancio di questi dieci anni è quindi positivo: il Bosco Verticale ha dimostrato che una visione coraggiosa può cambiare il volto di una città e influenzare le politiche urbane a livello globale. Milano guarda ora ai prossimi progetti con l’ambizione di consolidare la propria immagine di capitale dell’innovazione architettonica e ambientale.